Siamo ormai giunti all'ultimo trimestre del 2013 e come ampiamente previsto da tutti gli studi di settore ad inizio anno (ANIASA in testa) , anche il 2013 si conferma anno pessimo in Italia per le immatricolazioni di vetture nuove.
Trattandosi però del secondo anno che si chiude con una perdita di oltre 2.500.000 veicoli nuovi venduti in meno nel biennio, questo comporterà necessariamente un aumento dei prezzi di vendita dell'usato.Il processo è chiaro e semplice a tutti: meno auto nuove uguale meno usato nel biennio-triennio ed inevitabile aumento del prezzo di vendita causa un evidente disequilibrio tra domanda ed offerta.
Ma non è tutto. Assistiamo ad un crescente calo dell'erogazione di finanziamenti da parte di enti creditori quali banche ed assicurazioni , nonostante il costo del denaro si sia drasticamente ridotto . Questo tanto verso i privati quanto soprattutto verso le aziende, dove comunque almeno nell'ultimo bimestre si è ricominciato ad avere più ottimismo.
Di fatto mentre il mercato dell'auto in proprietà registra cali a doppie cifre tanto sulle aziende quanto sui privati, solo il noleggio limita le perdite e pur registrando un'inevitabile flessione, questa si attesta ben al di sotto della doppia cifra.
Questo nonostante nel corso del 2012-2013, il governo abbia fatto di tutto per deprimere ancor di più un settore quale quello delle vetture e veicoli commerciali agendo fiscalmente esattamente in verso opposto a quanto era lecito attendersi da chi ha una certa propensione ad incassare l' IVA sul nuovo.
Siamo ormai giunti all'ultimo trimestre del 2013 e come ampiamente previsto da tutti gli studi di settore ad inizio anno (ANIASA in testa) , anche il 2013 si conferma anno pessimo in Italia per le immatricolazioni di vetture nuove.
Trattandosi però del secondo anno che si chiude con una perdita di oltre 2.500.000 veicoli nuovi venduti in meno nel biennio, questo comporterà necessariamente un aumento dei prezzi di vendita dell'usato .Il processo è chiaro e semplice a tutti: meno auto nuove uguale meno usato nel biennio-triennio ed inevitabile aumento del prezzo di vendita causa un evidente disequilibrio tra domanda ed offerta.
Ma non è tutto. Assistiamo ad un crescente calo dell'erogazione di finanziamenti da parte di enti creditori quali banche ed assicurazioni , nonostante il costo del denaro si sia drasticamente ridotto . Questo tanto verso i privati quanto soprattutto verso le aziende, dove comunque almeno nell'ultimo bimestre si è ricominciato ad avere più ottimismo.
Di fatto mentre il mercato dell'auto in proprietà registra cali a doppie cifre tanto sulle aziende quanto sui privati, solo il noleggio limita le perdite e pur registrando un'inevitabile flessione, questa si attesta ben al di sotto della doppia cifra.
Questo nonostante nel corso del 2012-2013, il governo abbia fatto di tutto per deprimere ancor di più un settore quale quello delle vetture e veicoli commerciali agendo fiscalmente esattamente in verso opposto a quanto era lecito attendersi da chi ha una certa propensione ad incassare l' IVA sul nuovo.
Due motivazioni: i costruttori stanno massicciamente proponendo extra bonus specie su vetture in stock, riservando queste azioni alle società di noleggio. Secondo, le società di noleggio comunque bisognose di incrementare il portafoglio ordini entro il 31-12, hanno rivisto al ribasso tutti i costi di gestione.Azioni che difficilmente può attuare un 'azienda con un parco di proprietà che certamente compra il denaro sul mercato ad un costo maggiore e pagando quindi maggiori oneri e senza poter inoltre avere un forte peso contrattuale sui fornitori di manutenzione e sugli assicuratori.
Il noleggio ha invece la capacità di poter velocemente variare le proprie matrici di costo ,grazie ad un'attenta valutazione semestrale di tutte le voci di spesa, dal valore dell'usato ai costi assicurativi . Questo potendo inoltre contare su una vera e propria forma di auto assicurazione RCA e rischi e su un costo del denaro nettamente inferiore rispetto alla classica finanziaria.Per approfondimenti visita il nostro sito sezione fiscalità.
E perché segna un netto miglioramento in questa fase finale dell'anno?Due motivazioni: i costruttori stanno massicciamente proponendo extra bonus specie su vetture in stock, riservando queste azioni alle società di noleggio. Secondo, le società di noleggio comunque bisognose di incrementare il portafoglio ordini entro il 31-12, hanno rivisto al ribasso tutti i costi di gestione.Azioni che difficilmente può attuare un 'azienda con un parco di proprietà che certamente compra il denaro sul mercato ad un costo maggiore e pagando quindi maggiori oneri e senza poter inoltre avere un forte peso contrattuale sui fornitori di manutenzione e sugli assicuratori.
Il noleggio ha invece la capacità di poter velocemente variare le proprie matrici di costo ,grazie ad un'attenta valutazione semestrale di tutte le voci di spesa, dal valore dell'usato ai costi assicurativi . Questo potendo inoltre contare su una vera e propria forma di auto assicurazione RCA e rischi e su un costo del denaro nettamente inferiore rispetto alla classica finanziaria.Per approfondimenti visita il nostro sito sezione fiscalità.